Da un lato il cuore dl tifoso che vede il triste declino della Nazionale italiana e non riesce a capire come si possa essere passati in così poco tempo dal tetto d'Europa alla doppia mancata partecipazione ai mondiali. Dall'altro la memoria a lungo termine di chi ama la Salernitana e proprio non riesce a riconoscersi nell'Italia targata Gabriele Gravina. Il presidente della FIGC che parla di rinnovamento, ma che resta stabilmente al suo posto nonostante i fallimenti sportivi degli azzurri e una serie di controversie che attanagliano quello che era lo sport più bello del mondo.

I problemi sono noti a tutti: squadre professionistiche che vanno in trasferta con i soldi dei tifosi, estromissioni a campionato in corso con classifiche rivoluzionate, impiantistica sportiva lacunosa, settori giovanili pieni di stranieri, italiane che sembrano top in A ma collezionano figuracce all'estero, VAR inefficace per placare le polemiche e correggere gli errori arbitrali, club iscritti regolarmente pur avendo una montagna di milioni di debiti.

Eppure non abbiamo mai visto lo stesso atteggiamento inflessibile mostrato con la Salernitana all'epoca dell'iscrizione al torneo di A, quando fu chiesto di chiudere l'esperienza Lotito-Mezzaroma con un trust e con sei mesi di tempo per cedere una squadra che aveva la possibilità economica per autofinanziarsi e che aveva conquistato il diritto a partecipare alla massima competizione nazionale sul campo e non per ripescaggi, penalizzazioni altrui o favori arbitrali.

Lo ricordiamo, Gravina, dedicare un pensiero alla Salernitana in quasi tutte le interviste, con il no a quelle multiproprietà viste come un problema ma che potrebbero essere la soluzione. Perchè Mezzaroma, dopo aver investito e vinto per 10 anni, non ha potuto proseguire il suo percorso perchè imparentato col presidente della Lazio: una cosa fuori da ogni logica, tanto più perchè si imponeva a privati di vendere un loro bene nei tempi stabiliti da un organismo sportivo.

Chissà se i "romani", al posto di adeguarsi per il bene della Salernitana, avessero fatto battaglia in altre sedi come sarebbe andata a finire nell'epoca in cui Salerno sbagliò l'orientamento schierandosi dalla parte sbagliata. Perdonateci, ma emozionarci per l'Italia rappresentata da chi ha visto nella Salernitana il problema del calcio proprio non ci riesce.

Sezione: Primo Piano / Data: Lun 24 marzo 2025 alle 20:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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