Serie B o serie C sarà "rivoluzione": società insoddisfatta di Valentini e Breda

Il parziale riavvicinamento da parte di patron Iervolino ha permesso alla società di capire in modo più diretto quali siano le problematiche di una squadra che, di fatto, si trova in zona retrocessione dall'agosto del 2023. Assodato che la proprietà è sempre la principale responsabile e che anche i più stretti collaboratori del presidente dimissionario hanno commesso una serie di errori anche clamorosi, è evidente che sono i principali attori ad aver tradito le attese.

E così possiamo dire senza timore di smentita che la Salernitana subirà uno stravolgimento radicale e totale a prescindere dall'esito di questo campionato. Che ci sia la salvezza o un epilogo diverso (ipotesi che ovviamente non vogliamo nemmeno prendere in considerazione), Iervolino farà tabula rasa. Il lavoro del direttore sportivo Marco Valentini non ha convinto. La scelta del ds di non potenziare la rosa negli ultimissimi giorni di mercato nonostante il budget a disposizione ha fatto storcere il naso: mancano ancora all'appello un difensore centrale forte, un centrocampista di qualità e un bomber vero.

E poi gli innesti. Cerri è in calo, Raimondo ad oggi un flop così come Caligara, Girelli ha giocato titolare in una sola occasione, Guasone è un oggetto misterioso e Lochoshvili alterna prove discrete ad altre molto negative. Insomma, si doveva e si poteva fare di più anche sul fronte cessioni, visto che l'allenatore si trova a gestire una rosa numerosissima.

Ovviamente anche il tecnico non farà parte della Salernitana versione 2025-26. Al netto delle parole di circostanza utili a trasmettere serenità in una fase delicatissima della stagione, Breda ha deluso. Poco gioco, poche idee, atteggiamento tattico troppo prudente, nessun calciatore che è particolarmente migliorato sotto la sua gestione e scontri diretti contro Brescia, Frosinone e Carrarese che hanno fruttato appena due punti rianimando avversarie che sembravano ormai in caduta libera. Insomma, se è vero che la proprietà ha sbagliato tanto è altrettanto evidente il flop degli "uomini di calcio".