Solitamente riserviamo la palma di migliore in campo a uno dei protagonisti in grado di distinguersi sul rettangolo verde. E ieri in tanti hanno conquistato un voto superiore alla sufficienza. Valencia si è finalmente sbloccato, Simy ci ha messo cuore e ha fatto un lavoro sporco preziosissimo siglando il suo secondo gol casalingo consecutivo, Amatucci è un leone indomabile con la personalità del veterano, Braaf una piacevole sorpresa.

Stavolta, però, un plauso incondizionato va a Giovanni Martusciello, uno degli artefici principali della vittoria in rimonta ottenuta contro un avversario nettamente superiore. La società e il direttore sportivo sono in grave ritardo nell'allestimento della rosa, gli hanno consegnato calciatori alla spicciolata fuori allenamento o reduci da infortuni e inattività, gli hanno fatto svolgere un ritiro in modalità cantiere aperto eppure questa squadra ha idee di gioco, corre fino al 96' e combatte come da tempo non si vedeva all'ombra dell'Arechi.

Preparare la gara con la Sampdoria con due centrocampisti a disposizione, questa difesa che farebbe fatica forse anche in una categoria inferiore e un solo centravanti a disposizione sarebbe stato difficile per qualunque allenatore. Lui, invece, ha avuto coraggio ottenendo disponibilità totale dai giocatori. Ricordiamoci sempre che la Salernitana ha battuto la Samp con un attaccante a centrocampo, un centrale schierato terzino, 2-3 elementi con la valigia pronta e un manipolo di giovani di belle speranze fino a qualche settimana fa sconosciuti al grande pubblico.

Intuito che, difendendosi, ne avrebbe presi 4, Martusciello ha deciso di osare e ha chiuso la partita con un atteggiamento spregiudicato, premiato dal gol del 3-2 e dall'ovazione di un pubblico che sta mostrando stima e fiducia nei confronti di uno dei pochi uomini che, nel mondo del calcio, ha avuto l'umiltà di chiedere scusa dopo gli errori di Bolzano e che ieri non si è preso meriti e ha saputo lanciare messaggi precisi al club senza alzare la voce nè fare polemiche.

Se oggi una rosa mediocre corre, combatte, lotta, ha idee di gioco e a tratti diverte quando attacca recuperando partite apparentemente compromesse, buona parte del merito è di un mister calatosi immediatamente nella realtà salernitana e che, con semplicità e senza inventarsi nulla, sta provando a sfruttare al massimo questa grande chance per la sua carriera.

Sezione: Primo Piano / Data: Mer 28 agosto 2024 alle 18:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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