Che le piazze passionali possano essere croce e delizia per una squadra di calcio è risaputo, del resto Salerno è stata spesso definita la patria delle esagerazioni. Basti pensare al trattamento che è stato riservato ad un campione vero come Antonio Candreva nel giorno della sua ultima partita all'Arechi salvo poi applaudire gente che baciava la maglia sotto la Sud chiedendo, però, di andar via un giorno sì e l'altro pure abbandonando la nave nel momento di maggiore difficoltà. I misteri dell'ambiente e  - consentiteci - la memoria corta e l'incompetenza di tante persone che popolano i social.

E proprio su questi benedetti social stiamo leggendo da settimane i consigli tattici di centinaia e centinaia di allenatori che, pur di fornire alibi alla società, dimenticano come sia stata costruita questa squadra sia in estate, sia in inverno puntando il dito contro tecnici, dirigenti e atleti senza tener presente che, come dice un proverbio, il pesce puzza sempre dalla testa.

Senza voler ulteriormente divagare e restando concentrati sull'argomento di discussione, ci soffermiamo ora su un verbo che è diventato tormentone: osare! Già, perchè la penultima in classifica, secondo gli esperti del web, ha la forza di andare a giocarsela in casa col Bari a trazione anteriore, con un trequartista dietro due punte e Soriano ad aggiungere qualità in mediana e con due esterni che fungano da attaccanti aggiunti. Un delirio tattico, insomma, e un atteggiamento che una squadra così lenta e tecnicamente modesta non può proprio permettersi.

"Quando si perde non gioca mai quello che dovrebbe giocare, questo è bar dello sport e non argomentazione costruttiva che aiuta a crescere" disse Ranieri qualche anno fa alla vigilia di Roma-Bologna. Discorso che andrebbe stampato e pubblicato ovunque per ricordare al tifoso che chi è nel calcio da 35 anni forse ne sa qualcosa in più di chi si limita a raccontare il pallone comodamente seduto sul divano. E se poi pensiamo che si chiede di osare con quei giocatori che, a furor di popolo, a gennaio la gente voleva fossero ceduti ecco che la logica viene a cadere in modo definitivo.

"Ha lasciato a casa tutti gli attaccanti" osservano in tanti. Come se poi Wlodarczyk, ad oggi uno dei peggiori visti nell'ultimo ventennio, possa risolvere i problemi di un reparto offensivo carente da sempre. Oppure vogliamo reinventarci Braaf seconda punta, lui che è un esterno da 4-3-3 inutilizzabile nel 3-5-2? Potremmo dire, come sosteniamo da tempo, che il "meno peggio" è Simy, con 4 gol all'attivo, due assist, un rigore procurato e la capacità di tenere a bada le difese avversarie con la fisicità. Ma, in questo caso, chi chiede di osare rimarcherebbe che è un giocatore scarso. 

Più di quel Raimondo che, a 21 anni,  è stato accolto come salvatore della patria e che ha preso 5 in pagella anche quando ha fatto gol -a porta vuota - con la Cremonese? E se proprio il tormentone dell'osare non può essere accantonato, almeno si indirizzino le responsabilità sul direttore sportivo. Vi pare che Breda sia così stupido da tenere fuori gente forte? Dategli Tutino, Coda o Brunori e vediamo se deve adattare Verde o se gioca l'ultima mezz'ora a Bari con Adelaide...

Sezione: Primo Piano / Data: Mar 18 marzo 2025 alle 23:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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