Intervistato da Liratv, l'ex attaccante della Salernitana Arturo Di Napoli ha lanciato un appello alla squadra in vista di questo rush finale che vedrà i granata impegnati nella lotta per non retrocedere e con un calendario difficilissimo alla ripresa dopo la sosta:

"Conosco benissimo l'importanza del fattore Arechi e ho spesso fatto l'esempio della gara che vincemmo 1-0 con l'Ancona. Nel primo tempo c'era un clima surreale, i tifosi decisero di non cantare in segno di lutto per la morte di Gabriele Sandri avvenuta il giorno prima. Quando entrammo nella ripresa ci fu un boato incredibile e il gol sotto la curva fu soltanto la logica conseguenza. Fu un bel gesto tecnico da parte mia, un qualcosa che ti viene di istinto quando la testa va a mille e sei pieno di adrenalina in corpo.

Anche in questo caso credo che è in casa che bisogna costruire un fortino, è fondamentale sfruttare la spinta della gente per vincere gli scontri diretti e provare a fare il colpaccio anche contro avversari che sulla carta sono più forti dal punto di vista tecnico. I tifosi ci sono sempre stati e ci saranno fino alla fine, non scopro certo io quanto sia appassionato il popolo di fede granata. Dico, però, una cosa: è tempo che i calciatori si assumano le proprie responsabilità capendo che questa città non può e non deve retrocedere. Si può essere anche in 30mila, ma inciderà poco se la squadra non tirerà fuori quel qualcosa in più sin dal primo allenamento che faranno per preparare il match con il Palermo. Ora tocca al gruppo, noi più di sostenerli e creare entusiasmo non possiamo fare".

Sezione: Primo Piano / Data: Mar 18 marzo 2025 alle 22:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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