Un proprietario ex presidente che da un anno non ha contatti con la stampa locale e con la tifoseria. Allenamenti quasi sempre a porte chiuse, iter burocratici infiniti per avere un calciatore tra la gente durante le inaugurazioni dei club, tesserati che parlano poco e soltanto con una parte di giornalisti in base a criteri opinabili (per usare un eufemismo). Insomma, che la Salernitana sia in zona retrocessione da quasi due anni per errori sul piano della comunicazione e per l'assenza di un contatto con il territorio è cosa nota. Altro che osmosi e sinallagma: la classifica rispecchia tante cose.

Se, oltre alla stampa "libera", lo dice anche un ex giocatore granata del calibro di Alessandro Del Grosso è ovvio che faccia più effetto. Ecco quanto ha dichiarato in esclusiva alla redazione di TuttoSalernitana: "Sono molto arrabbiato. Sto vedendo cose a Salerno che proprio non mi piacciono. L'ultimo esempio è lampante. Ho visto le immagini di Celeste al campo di allenamento sotto la curva, i calciatori le passavano accanto e quasi non la degnavano di un saluto. Ma avete capito chi è? E' lei la storia, non voi. Ma la storia dovreste anzitutto conoscerla, forse in quel caso onorereste di più la maglia!"

Poi l'affondo: "Non voglio sempre fare il paragone con i miei tempi, ma il calcio e la Salernitana sono un'altra cosa. Oggi si chiudono a riccio, non si confrontano con i tifosi, parlano di pressioni...ma di che? Lo sanno che ci sono ragazzi che sono morti tragicamente per seguire i colori granata e che c'è gente che dedica la propria vita alla squadra di calcio? E allora aprite le porte, metteteci la faccia, assumetevi le vostre responsabilità, tenetevi le contestazioni e, se siete uomini, tirate fuori l'orgoglio.

E' un discorso generale. Dove sta l'attaccamento alla maglia? Chi è che negli spogliatoi si assume la responsabilità di attaccare al muro un compagno che sbaglia? Chi è nel gruppo che funge da leader? Ma non scherziamo: in zona retrocessione da due anni e sembra quasi che il problema non è il loro. Quando noi finivamo l'allenamento vivevamo la città, il territorio, la provincia. Sapevamo di rappresentare un club con storia, tradizione e decine di migliaia di tifosi. Cannella, quando firmavi un contratto triennale, ti giurava che era pronto a stracciarlo dopo un mese se non sudavi. E Aliberti era presente, specialmente nelle difficoltà".

Ancora sul paragone tra passato e presente: "Scuse, scuse, scuse. Oggi sento alibi di ogni genere. E l'allenatore, e le pressioni, e i campi, e la sfortuna. Ma che dite? Quando noi facevamo allenamento, io restavo due ore e mezza in più e fino a quando non spegnevano le luci dei riflettori per migliorare sui cross. E dopo si stava assieme per fare gruppo. Oggi scappano, ci sono i social, vanno a vedere il voto in pagella, si preoccupano del giudizio del giornalista o della parolina del tifoso in tribuna. Ma avete capito che giocate nella Salernitana, che è una squadra che in A faceva tremare le gambe a Zidane e Ronaldo? Sono veramente amareggiato e arrabbiato".

Poi la chiosa e un ricordo toccante degli angeli granata: "Dal 1999 ad oggi il mese di maggio mi porta una tristezza profonda. Mi chiudo in me stesso, rivivo quel dramma, ripenso ai quattro ragazzi e dico senza paura assumendomi le responsabilità che c'è qualcuno che dovrebbe dormire con la coscienza sporca da 26 anni. Quel finale di stagione lo ricordate tutti, sono successe una marea di cose e noi siamo retrocessi. Il rigore non fischiato a Piacenza fu solo la punta dell'iceberg. Lo ripeto: chi oggi rappresenta la Salernitana dovrebbe conoscerla la storia.

Ora, però, dobbiamo pensare alla nostra Salernitana, conta solo la maglia. E allora, a partire da me, tutti insieme aiutiamola a conquistare la salvezza. Per gli ultimi scontri diretti ci sarò anche io all'Arechi. Giornalisti, tifosi, tutti i settori dello stadio e non solo la curva: un coro unico, solo per Salerno e per la Salernitana. A bocce ferme si potranno fare critiche di ogni genere, i fatti sono sotto gli occhi di tutti. Ma ora è tempo di rinviare ogni polemica a metà maggio. Forza Salernitana, sono e sarò sempre uno di voi"

Sezione: Primo Piano / Data: Ven 21 marzo 2025 alle 23:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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