Christensen ha una percentuale di parate nei 90’ pari al 73,1%. Interessante anche il dato dei cross fermati in area di rigore pari all’8,1%. Se ne ricava che l’83% dei portieri di altri 13 campionati o tornei scelti da Opta ha un rendimento più basso. "Tenere i pali inviolati fuori casa è sempre importante. Ora lavoriamo per migliorare in vista dell’ultima parte di stagione", ha scritto su Instagram l’estremo difensore dopo il pareggio di Bari. Christensen subisce gol ogni 103’: in B solo Gori dello Spezia e Moldovan del Sassuolo hanno numeri migliori.

"Il mio sogno è tornare in Nazionale, ma il primo obiettivo è fare bene a Salerno", disse al momento del suo arrivo al club granata. Con la maglia della Nazionale danese il portiere della Salernitana vanta una sola presenza (2-0 contro la Svezia nel novembre 2020), ma ha fatto parte, restando in panchina, del gruppo che ha partecipato ai Mondiali del 2022.

"Sono una persona tranquilla, parlo molto con i miei amici e la mia famiglia. Mi piace vivere la città, girare per il centro e andare a prendermi un caffè", sottolineò nella sua prima intervista. Tranquillo fuori, ma in campo Christensen è anche un trascinatore e chissà se presto vedremo la 'Christensen dance', ovvero il mini balletto che lo ha reso popolare tre anni fa.

A Berlino è diventato un idolo grazie ai miracoli che salvarono l’Hertha dalla retrocessione nella stagione 2021/2022. Ai play out i primi due portieri erano infortunati e Oliver si superò, blindando il 2-0 che ribaltò lo 0-1 dell’andata in favore dell’Amburgo. A Salerno vuole rilanciarsi e tornare ad essere l’Avvoltoio di Kerteminde, come tutti lo chiamano dai tempi dell’Odense Boldklub per la sua apertura alare.

Sezione: News / Data: Ven 21 marzo 2025 alle 14:30 / Fonte: Corriere dello Sport
Autore: Lorenzo Portanova
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