Ai pronti via della campagna trasferimenti invernale la Salernitana è partita forte, apparendo scatenata e meritandosi l' appellativo di reginetta del calciomercato, con ben cinque acquisti di nuovi calciatori all'attivo in meno di una settimana. Un operato della società granata in controtendenza con il quasi immobilismo delle ultime due sessioni di mercato precedenti ed il diktat del prima cedere e poi acquistare che sembrava essere stato accantonato da una proprietà sensibile al rischio retrocessione in terza serie della Bersagliera. Successivamente è seguito un rallentamento che ha portato in dote altre due operazioni in entrata, prima di uno stop ai movimenti che , al momento, non è stato spezzato nemmeno dalla dolorosa sconfitta maturata dalla Salernitana a Pisa

Analizzando, però, non il numero, né la celerità delle negoziazioni concluse ma la formula di arrivo, le cifre e le prospettive allora non può che scattare un campanello di allarme, tale, salvo importanti inversioni di tendenza al fotofinish, da generare pessimismo e preoccupazioni nell'ambito della tifoseria granata. Il club di Iervolino ha concluso solo ed esclusivamente operazioni in prestito secco o a titolo temporaneo con opzione di riscatto oppure, in qualche minoritario caso, con obbligo di riscatto ma condizionato al verificarsi di una serie di circostanze. Tutti i rapporti instaurati con i nuovi acquisti si concluderebbero al 30 giugno 2025 salvo proroghe opzionabili dal club o rese obbligatorie da taluni eventi più o meno facili a verificarsi. Nessun calciatore è arrivato con la formula dell'acquisto a titolo definitivo a fronte di un investimento per assicurarsi il cartellino e tutti i prestiti sarebbero stati perfezionati senza somme immediate di denaro da corrispondere alle società di provenienza.

Se può comprendersi la titubanza della società ad assumere troppi impegni contrattuali in una situazione di incertezza sul futuro legato al dubbio relativo alla categoria di militanza che potrebbe caratterizzare la prossima stagione sportiva, non altrettanto si potrebbe giustificare il reputare sufficienti gli interventi fatti per la salvezza, né sarebbe perdonabile il perseverare con questo modus operandi anche negli ultimi fondamentali giorni di calciomercato aperto. Tutti i rapporti contrattuali instaurati sarebbero al momento destinati a concludersi al 30 giugno 2025 salvo proroghe che potrebbero o dovrebbero scattare alla scadenza. Da due anni circa a questa parte ogni qual volta una transazione di calciomercato richieda un investimento da compiere per poterla concludere positivamente la stessa finisce sistematicamente per arenarsi e il calciatore trattato o resta dove si trovava o finisce per accasarsi altrove. Vige il divieto di investire a Salerno? Non è proprio possibile valutare di corrispondere somme per concludere un prestito oneroso o, meglio, per acquistare a titolo definitivo le prestazioni di un calciatore?

Il principio appare proprio quello di non scucire denaro o, al massimo, di ridurre al massimo gli esborsi dopo averli il più possibile rinviati nel tempo, e ciò a dispetto di qualsiasi esigenza contingente legata ad emergenze di classifica e al rischio retrocessione bis. A gennaio è difficile già di per sé reperire sul mercato giocatori in grado di fare la differenza subito e di invertire un cattivo trend stagionale, se poi quei pochi in grado di farlo non si trattano o si pensa di poterli tesserare a zero esborsi, in barba alla concorrenza e alle legittime aspettative economiche della società di loro provenienza, allora davvero il futuro sportivo appare cupo dalle parti dell' Arechi. A gennaio, infatti, chi cede calciatori lo fa o perché essi sono esuberi costosi che non hanno reso o hanno visto poco campo per condizioni fisiche approssimative o per monetizzare con il migliore offerente. Ben vengano le operazioni in entrata già concluse con modalità al risparmio, ma se questo denaro risparmiato non viene catalizzato su almeno tre operazioni importanti (e onerose subito), una per ciascun reparto dell'attuale Salernitana, allora a poco varranno e serviranno per evitare un triste ed inaccettabile epilogo stagionale. 

Se il Palermo ha praticamente preso Pohjanpalo, se Saric è andato a Cesena e Sibilli alla Sampdoria o Cremona (e se Valoti potrebbe seguirlo), allora qualche domanda a Salerno bisognerebbe porsela. Se Lapadula in attacco è andato allo Spezia e anche Verdi in mediana e Caldirola in difesa non verranno alla Salernitana per dichiarazione societaria allora pare prendere sempre più corpo e conferma il principio guida della gestione Iervolino sul mercato della Bersagliera: vietato investire e scucire denaro. Da un eccesso all'altro, ovvero dai mega contratti, per durata e livello di ingaggio, concessi, per fare un esempio, a elementi come Maggiore e Sepe, agli zero investimenti e agli impegni annuali o addirittura semestrali in prestito. Gli antichi dicevano "in medio stat virtus" e ciò significherà pur qualcosa, vero Iervolino?

Sezione: News / Data: Ven 31 gennaio 2025 alle 23:30
Autore: Raffaella Sergio
vedi letture
Print