"Sarebbe un delitto non approdare ai playoff". Eloquente il manifesto esposto da Kevin Lasagna, domenica scorsa, subito dopo il gol rifilato alla capolista Sassuolo. Un dolcissimo bis, visto che il trentaduenne attaccante aveva castigato la squadra di Fabio Grosso anche nel match di andata al San Nicola. Ma l’ultimo sigillo, il quinto alla corte di Moreno Longo, ha avuto un sapore ancora più intenso.

"È stato un gol importante per la squadra e per me" ha detto. Gli ha consentito di interrompere un digiuno lungo 105 giorni, tre mesi e mezzo. Un’eternità per chi fa l’attaccante di mestiere. Pur vero che Lasagna con il Bari ha spezzato la cattiva abitudine di fermarsi a quota 2 (a campionato), intrapresa subito dopo la sua ultima brillante stagione con l’Udinese (10 reti in Serie A nel 2019-20).

E ora ha lo slancio necessario per chiudere in grande stile: "Posso migliorare la condizione". Intanto ieri ha avuto, con i compagni, il privilegio di ospitare al San Nicola l’indimenticabile Joao Paulo, il brasiliano che 35 anni fa fece impazzire Bari, a suon di dribbling e gol.

Sezione: L'avversario / Data: Gio 13 marzo 2025 alle 09:30 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Lorenzo Portanova
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