Conoscendo le potenzialità della piazza e l'importanza del fattore Arechi, spesso abbiamo criticato la risposta tiepida della tifoseria in occasione di alcune partite nelle quali un numero importante di spettatori avrebbe potuto incidere in modo molto favorevole. Del resto non scopriamo oggi che stiamo parlando di uno dei pochi stadi nel quale davvero si avverte la sensazione di giocare in 12 grazie alla partecipazione attiva di tutti coloro che vivono la gara dagli spalti non come semplici spettatori.

Tuttavia, per chi la vede dall'esterno e analizza la situazione con maggiore obiettività, Salerno continua ad essere una piazza top a livello nazionale...e non solo. Quale squadra, di fatto in zona retrocessione dall'agosto 2023, potrebbe contare su una media di 12mila spettatori per le gare casalinghe e 1500 per le trasferte? In questo girone di ritorno, fatta eccezione per il flop di Salernitana-Sassuolo (7000 presenze solo sulla carta, all'Arechi erano meno della metà e tanti abbonati rimasero a casa), c'è stata una crescita esponenziale: 13mila con Reggiana e Modena, 11mila con la Cremonese e quasi 18mila con il Frosinone. Con tante iniziative, è vero. Ma se una persona non ci tiene non va nemmeno col biglietto omaggio.

La stagione era iniziata con un autentico e inatteso boom: 13mila con il Cittadella e 16mila per Salernitana-Sampdoria e Salernitana-Pisa, con tre sold out di fila in curva Sud. In trasferta Salerno si colloca invece al secondo posto per numero di presenze. Esauriti tutti i biglietti a disposizione rispettivamente a Bolzano, Mantova, Cosenza, Frosinone, Catanzaro, Pisa, Carrara e Bari, senza sottovalutare i 700 di Palermo e i 2000 di Reggio Emilia.

Prendendo in esame quanto accadeva negli anni passati, possiamo notare che la Salernitana - in B nell'era Lotito - ha superato quota 10mila solo due volte sia nel 2016-17, sia nel 2017-18, anno nel quale la mdia di paganti era di circa 2500 unità. Una miseria. E anche in A, nonostante l'avvento di Iervolino e la missione 7%, si giocò contro il Torino dinanzi a 6500 spettatori e non si raggiunse quota 13mila nemmeno con lo Spezia dopo un mercato roboante e tante chiamate all'appello.

Insomma, pur con una città e una provincia che non garantiscono i pienoni degli anni d'oro c'è un aumento sensibile in termini quantitativi dello zoccolo duro. La speranza è di superare al meglio il prossimo trittico di gare. In quel caso siamo certi che l'Arechi sarà una bolgia nei restanti scontri diretti.

Sezione: Primo Piano / Data: Mar 11 marzo 2025 alle 19:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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