Monte ingaggi da 26 milioni dal primo luglio. Entrate e cessioni possono coprire da subito i costi

C'è una certa preoccupazione generale legata ai tanti costi che dovrà sobbarcarsi la società capitanata dal presidente Danilo Iervolino una volta scesi in serie B. D'altronde è risaputo che i ricavi dei diritti tv saranno quasi nulli se rapportati ai 90 milioni di euro percepiti in questo triennio e che, automaticamente, sponsor e botteghino avranno un'incidenza minore alla voce entrate. 

E' il monte ingaggi a spaventare più di ogni altra cosa. Tuttavia, anche in questo caso, l'ostacolo non è affatto insormontabile. Dal primo luglio, contando anche i salari dei calciatori che rientreranno alla base, il totale degli stipendi sarà di circa 26 milioni di euro. Considerato che una ventina di milioni arriveranno dal paracadute (prima parte a inizio giugno, la seconda a fine agosto), si può dire che ci sia già una buona base di partenza per cadere in piedi o, comunque, farsi meno male possibile.

Sempre a giugno, inoltre, arriverà l'ultima rata "da serie A" di DAZN per un importo pari a 3,2 milioni di euro. Se poi il Salisburgo riscattasse Daniliuc (come altamente probabile) ci saranno 7 milioni di euro nelle casse societarie e un ulteriore stipendio oneroso risparmiato. Con la speranza, ovviamente, che anche Torino e Genoa riscattino Lovato e Bohinen: la Salernitana guadagnerebbe oltre 5 milioni, ai quali aggiungere la seconda rata del Napoli per la cessione a titolo definitivo di Mazzocchi (1,5 Milioni di euro).

E ancora. Spendendo 400mila euro, la Salernitana potrà sciogliere con un anno d'anticipo il contratto di Antonio Candreva e risparmiare altri 3,5 milioni di euro. E in tutto questo ragionamento non abbiamo tenuto conto delle possibili cessioni. Forse non con plusvalenze eccellenti come potevano essere l'estate scorsa, ma con ricavi tali da poter programmare la stagione con ambizione.

Hanno comunque mercato, infatti, i vari Coulibaly, Tchaouna, Bradaric, Dia e Pirola, dai quali realisticamente poter incassare una cifra tra i 15 e i 20 milioni di euro (in un colpo solo o in più rate), con stipendi milionari risparmiati.