Saggio ed esperto sicuramente, longevo ma non vecchio anche se la carta d’identità conferma che il 62enne Stefano Colantuono, oggi al quarto debutto sulla panchina della Salernitana, è l’allenatore meno giovane della B. Proprio la sua esperienza, però, potrebbe rivelarsi un fattore decisivo per riportare la Salernitana in acque tranquille.

Da una comoda scrivania da responsabile del settore giovanile alla guida della Salernitana, passata in pochi mesi dal calcio dei campioni all’incubo della lotta per evitare la retrocessione in C. In pochi giorni la sua vita professionale è radicalmente cambiata ma la nuova missione non lo spaventa affatto. Colantuono era arrivato in B nel 2017, poi dopo una breve separazione fu chiamato nella Salernitana del trust e sulla panchina dei campani è tornato anche pochi mesi fa per traghettare la squadra verso la B.

Sei anni con la Salernitana, uno in meno di quelli vissuti con l’Atalanta. In questi 10 giorni di lavoro ha provato a scuotere il gruppo dopo un inizio stagione che ha garantito poche gioie e sta alimentando qualche preoccupazione di troppo. "C’è grande predisposizione al lavoro. Siamo quintultimi in classifica, dobbiamo risalire e facendolo rapidamente sono sicuro che questa squadra farà un ottimo campionato", ha detto ieri Colantuono dal ritiro alle porte di Reggio Emilia. 

Sezione: Rassegna stampa / Data: Sab 23 novembre 2024 alle 10:30 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Lorenzo Portanova
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