Con i se e con i ma non si fa la storia, è un detto sempre attuale e valido per tutte le occasioni. A guardare le performance degli ex giocatori della Salernitana però viene il dubbio che qualcosa di meglio forse i granata potevano ottenere, se si fosse data fiducia a qualche calciatore lasciato partire forse troppo presto e con troppa facilità. L'attaccante bosniaco Milan Djuric ha messo a segno una doppietta con il Monza che ha bloccato la Lazio sul 2-2, arrivando a toccare quota 8 gol in stagione (5 con il Verona e 3 con i brianzoli).

E pensare che i campani lo hanno perso a zero e il Verona vi ha anche guadagnato dei soldi nella vendita di pochi mesi fa. Calciatore di grandissima utilità e ora anche goleador, sarebbe rimasto volentieri a Salerno con un contratto pluriennale (tra l'altro meritato per quanto dimostrato nei quattro anni in granata) che la dirigenza non gli ha voluto concedere. Simone Verdi invece sta trascinando il Como verso la Serie A a suon di gol e assist, altro giocatore affezionato alla piazza di Salerno che non è stato confermato dopo aver inciso in maniera determinante sulla salvezza di due anni fa.

Ederson e Ruggeri sono protagonisti dell'Atalanta che si sta giocando Europa League, Coppa Italia e un piazzamento in Champions, anche se nel caso dei due bergamaschi sarebbe stato più complicato riconfermarli. Cosa che invece poteva accadere con Luca Ranieri, titolare della Fiorentina. Erik Botheim e Krzystof Piatek stanno segnando con continuità, rispettivamente al Malmoe in Svezia e al Basaksehir in Turchia.

Nel caso del norvegese il campionato non è di primo livello e i gol realizzati devono essere presi con cautela ma il pistolero ha sempre dimostrato di vedere la porta con continuità, ovunque abbia giocato (a parte proprio a Salerno dove però si è dimostrato grande uomo squadra). Lo stesso Bonazzoli, in un campionato comunque sottotono per lui, ha messo a segno tre gol, tanti quanti Simy, Ikwuemesi e Weissman messi insieme.

Sezione: Primo Piano / Data: Sab 04 maggio 2024 alle 21:00
Autore: Lorenzo Portanova
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